Stop all’auto, i ricchi non badano a spese: adesso si viaggia solo così

Cambia il modo di viaggiare per i ricchi: se l’auto restava ancora il mezzo preferito ora si spostano quasi esclusivamente in un’altra maniera

In un mondo che deve necessariamente guardare con impellenza ad una rapida transizione energetica, tutti dovrebbero sentirsi parte in causa, pronti a fare la loro parte per puntare ad un futuro green che consenta di arrestare o quanto meno ridurre il processo di riscaldamento climatico. Se le politiche globali provano seppur timidamente a modificare la rotta, il modo di viaggiare delle persone non sempre va di pari passo.

Traffico di automobili sull'autostrada
L’automobile, anche se di lusso, non è più il veicolo preferito dagli ultraricchi (fxaction.it / Foto Ansa)

E andando a guardare il lato economico, chi gode di maggiori entrate e potrebbe fare davvero la differenza non sempre sembra voler guardare ad un futuro pulito per il bene di tutti. Tanto che stando agli ultimi dati, sarebbe addirittura in calo l’utilizzo delle automobili in virtù di un altro amatissimo mezzo di trasporto.

I ricchi non usano più l’auto? Il nuovo mezzo preferito dai miliardari

A quanto pare gli ultraricchi, già abituati ad utilizzare veicoli di altissima gamma per spostarsi, starebbero puntando ulteriormente in alto mettendo in disparte le auto e preferendo i jet privati. Non è certo una novità che i miliardari utilizzino questi aerei per alcuni dei loro spostamenti ma, negli ultimi tempi, il loro impiego sarebbe andato crescendo esponenzialmente e anche per tratte ridotte. Il problema è chiaramente legato al fatto che le emissioni di CO2 dei jet privati sono elevatissime: basti pensare che la quantità emessa in un’ora è paragonabile a quanto ne viene prodotta, nell’arco di un anno, una persona media.

Un jet privato in volo tra le nuvole
I miliardari usano sempre meno l’auto anche per le tratte brevi (fxaction.it)

Si tratta di aerei da milioni di dollari per realizzare i quali non si bada certo a spese considerato chi, poi, andrà ad utilizzarli. E anche se l’aviazione privata è ad oggi utilizzata soltanto dallo 0,003% della popolazione mondiale, stando ai dati del nuovo studio pubblicato su Communications Earth & Environment molti dei voli privati effettuati tra il 2019 ed il 2023 avrebbero potuto essere sostituiti dall’auto. Infatti sono stati voli di breve e brevissima durata, alcuni dei quali coprendo un percorso inferiore ai 160 km.

Questa attività comporta la produzione, per passeggero, di una quantità di anidride carbonica di gran lunga più elevata di quella dei voli commerciali. E sempre dallo studio emerge che chi fa uso frequente di jet privati potrebbe produrne, nell’arco di un anno, una quantità addirittura di 500 volte superiore rispetto alla media individuale su scala globale.

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